NORMA di Vincenzo Bellini
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NORMA di Vincenzo Bellini
NORMA
Tragedia lirica in due atti
libretto di Felice Romani
musica di Vincenzo Bellini
Personaggi:
Pollione, Proconsole di Roma nelle Gallie e amante di Norma– Tenore
Oroveso, Capo dei Druidi e padre di Norma - Basso
Norma, Druidessa, figlia di Oroveso - Soprano
Adalgisa, giovine novizia del tempio d'Irminsul - Soprano
Clotilde, confidente di Norma - Mezzosoprano
Flavio, amico di Pollione - Tenore
Due fanciulli, figli di Norma e di Pollione
L'opera venne rappresentata per la prima volta al Teatro della Scala di Milano il 26 dicembre 1831
Vincenzo Bellini nato a Catania nel 1801 e morto a Parigi nel 1935, ha vissuto veramente pochi anni eppure come altri grandi vissuti per pochi anni ha lasciato il segno per sempre.
Norna è la sua ottava opera, scritta nel 1831, per il teatro alla Scala di Milano, va incontro a un fiasco terribile, non tanto perché l’opera non piacque, ma perché la claque di Giovanni Pacini disturbò notevolmente tutto lo svolgere dell’opere e lo stesso Bellini scrisse che l’opera fu un fiasco, nonostante la bellissima overtoure, la leggerissima e impalpabile Casta Diva che proprio nel primo atto ti avvolge, i coinvolgenti cori… però durò poco, l’opera era troppo bella per non diventare l’opera forse poco eseguita causa la difficoltà del canto ma famosissima e comunque alla seconda rappresentazione seguirono ben 35 repliche.
Dopo la sua morte a Parigi ove rimase per ben 40 anni nel 1876 la salma venne traslata nel Duomo di Catania dove il suo sepolcro con le note scolpite di Casta Diva nel marmo è visibile a tutti.
LA TRAMA – ATTO PRIMO .
L’azione si svolge nelle Gallie
L’antefatto: Norma, figlia del druido Oroveso, è una sacerdotessa che ha fatto voto di castità, ma ha una relazione (ovviamente all’insaputa di tutti) con Pollione, proconsole romano dal quale ha avuto due figli nascosti agli occhi di tutti.
E’ notte: i druidi con il loro capo Oroveso sono nel bosco (la selva oscura) si avviano sulla collina ad aspettare la luna piena. Luna piena dalla quale riceveranno i presagi per l’inizio della rivolta, rivolta che comincerà a un segnale della sacerdotessa Norma
Intanto nel bosco arriva Pollione che rimasto solo con Flavio gli confessa di essersi innamorato di Adalgisa, novizia di Norma, Flavio mette in all’erta Pollione del rischio che corre con Norma, rischiando lo scandalo, la pena di morte, in fondo Norma era comunque la madre dei suoi figli, ma il proconsole non sente ragione: vuol portare Adalgisa con sé a Roma e abbandonare Norma e figli.
Placido Domingo
In lontananza si sentono i druidi in movimento.
I druidi che vogliono sterminare i romani oppressori esortano Norma a dare l’ordine di attacco, ma Norma dice che gli dei non hanno ancora dato l’assenso e che l’ora non è matura, Roma morrà per mano sua e dedica agli dei con il vischio in mano una preghiera alla Luna che è una delle pagine più bella della storia delle opere.
Casta diva di Edita Gruberova
E qui la più grande Casta Diva di tutti i tempi… Maria Callas
Il rituale finisce, i druidi se ne vanno inneggiando alla vendetta e nella foresta resta solo Adalgisa raggiunta poco dopo da Pollione.
La corte è serrata, il proconsole vuole convincerla a tutti i costi a scappare con lui a Roma, ma la ragazza tergiversa, è una novizia, si sente perduta e braccata, ma alla fine acconsente di partire con lui.
Norma rientrata nella sua abitazione, ha saputo che Pollione è stata richiamato in patria e teme di essere abbandonata insieme ai suoi figli che vorrebbe affidare alla fida Clotilde per restare da sola, ma la raggiunge Adalgisa che è dilaniata dai sensi di colpa, Pollione teme di perderla, non sa rinunciare a lei deve trovare il coraggio di chiedere a Norma di scioglierla dai voti e come non bastasse Adalgisa ancora non non sa che Norma ha fatto la stessa cosa anni prima e tanto meno sa che Norma è l’amante di Pollione e che insieme hanno fatto anche due figli.
Adalgisa aiutata da Norma che non immaginando nulla la asseconda e la esorta a confidarsi, racconta le sue pene d’amore.
Norma ascolta emozionata la storia che Adalgisa racconta, le ricorda la propria e capendo bene e fino in fondo quanto dolore può causare scioglie la novizia dai voti augurandole tanta felicità.
Incuriosita poi le chiede normalmente il nome dell’amato e Adalgisa non fa in tempo a pronunciare il nome perché proprio in quel momento sopraggiunge Pollione e Adalgisa glielo indica.
Pollione trema, Norma è indignata per è per i suoi figli e Adalgisa è sconvolta.
Pollione rivela Norma che vuole abbandonarla perché innamorato di Adalgisa, Norma lo caccia, Adalgisa non vuole più seguirlo…
Meglio ascoltare uno splendido terzetto: Norma, Pollione e Adalgisa
ATTO SECONDO
Siamo nella casa di Norma che medita di vendicarsi uccidendo i bambini avuto con Pollione, ha il coltello in mano, guarda i bambini dormire tranquilli e l’amore di mamma prevale. Non ce la a toglier loro la vita e allora fa chiamare Adalgisa… con estremo atto di amore glieli affida perché lei ha deciso di morire.
Adalgisa si dispera, si sente colpevole, la supplica e le promette di parlare a Pollione. Lei intende rinunciare definitivamente a lui e norma commossa l’abbraccia.
Il duetto tra Norma e Adalgisa è un vero gioiellino:
Callas - Stignani, due voci sublimi
Intanto nella foresta i guerrieri aspettano la partenza di Pollione ma Oroveso annuncia ai suoi guerrieri, che Pollione verrà sostituito da un altro proconsole ancora più temibile, ma devono comunque aspettare il responso di Norma.
Bel coro con Oroveso e i galli
Norma in cuor suo continua a sperare che Pollione ritorni al suo amore, che si ravveda, che si penta, ma Clotilde, amica di Norma, le rivela che Pollione vuole rapire Adalgisa e portarla con sé a Roma.
Norma è furibonda e vuole vendicarsi (Sangue romano… scorreran torrenti), si sente tradita anche da Adalgisa alla quale voleva affidare i suoi figli e annuncia ai guerrieri galli che è giunta l’ora di ribellarsi a Roma.
Si sente il bronzo di Dio squillare e tutti accorrono intorno a Norma e Norma dichiara guerra, strage, sterminio nonostante poco prima avesse parlato di pace.
Intanto un romano viene colto nel chiostro delle Vergini compiendo sacrilegio. Norma chiede che venga portato davanti a lei… e in mezzo ai guerrieri davanti a Norma si materializza Pollione. Norma ha in mano un pugnale, "un ferro", vuole ucciderlo, ma poi mossa a compassione chiede a tutti di uscire dicendo che vuole interrogare il prigioniero per sapere il nome della vergine che voleva rapire… chiaro che lo sa, ma cerca di prendere tempo e tenta di nuovo con ogni modo di convincere Pollione a tornare da lei.
Norma arriva a dirgli che ucciderà i suoi figli e che accuserà Adalgisa di tradimento e quindi di condannarla al rogo.
Pollione offre la sua vita in cambio di quella di Adalgisa, ma Norma vuol vederlo soffrire come soffre lei.
Joan Sutherland grandissima voce
Tornano tutti i sacerdoti, Norma deve dire il nome della traditrice e annuncia di preparare il rogo.
Pollione chiede pietà… tutti attendono il nome… Parla, chi è dessa, Pollione implora pietà per Adalgisa e Norma dice… la rea ... SONO IO.
Stupore e orrore generale, Pollione è spiazzato, supplica i guerrieri di non crederle, ma Norma è determinata ed è troppo tardi per tornare indietro.
L’audio non è buono, ma Monserrat Caballe merita lo stesso e questo brano è bellissimo
Oroveso è sconvolto, chiede di nuovo a Norma se è lei la colpevole, le parla dei figli e Norma a lui li affida dicendogli di “non volerli vittime, del mio fatale errore deh non troncare sul fiore quella innocente età".
Pollione si rende conto che il sacrificio di Norma è un grandissimo atto di amore, è straziato dal dolore, solo ora si rende conto della grandezza di Norma, chiede prima di morire il suo perdono e insieme a lei si avvia al rogo.
Maria Callas –Mario del Monaco… un sottofondo veramente straziante
Monserrat Caballe altra voce meravigliosa
L’opera completa
Tragedia lirica in due atti
libretto di Felice Romani
musica di Vincenzo Bellini
Personaggi:
Pollione, Proconsole di Roma nelle Gallie e amante di Norma– Tenore
Oroveso, Capo dei Druidi e padre di Norma - Basso
Norma, Druidessa, figlia di Oroveso - Soprano
Adalgisa, giovine novizia del tempio d'Irminsul - Soprano
Clotilde, confidente di Norma - Mezzosoprano
Flavio, amico di Pollione - Tenore
Due fanciulli, figli di Norma e di Pollione
L'opera venne rappresentata per la prima volta al Teatro della Scala di Milano il 26 dicembre 1831
Vincenzo Bellini nato a Catania nel 1801 e morto a Parigi nel 1935, ha vissuto veramente pochi anni eppure come altri grandi vissuti per pochi anni ha lasciato il segno per sempre.
Norna è la sua ottava opera, scritta nel 1831, per il teatro alla Scala di Milano, va incontro a un fiasco terribile, non tanto perché l’opera non piacque, ma perché la claque di Giovanni Pacini disturbò notevolmente tutto lo svolgere dell’opere e lo stesso Bellini scrisse che l’opera fu un fiasco, nonostante la bellissima overtoure, la leggerissima e impalpabile Casta Diva che proprio nel primo atto ti avvolge, i coinvolgenti cori… però durò poco, l’opera era troppo bella per non diventare l’opera forse poco eseguita causa la difficoltà del canto ma famosissima e comunque alla seconda rappresentazione seguirono ben 35 repliche.
Dopo la sua morte a Parigi ove rimase per ben 40 anni nel 1876 la salma venne traslata nel Duomo di Catania dove il suo sepolcro con le note scolpite di Casta Diva nel marmo è visibile a tutti.
LA TRAMA – ATTO PRIMO .
L’azione si svolge nelle Gallie
L’antefatto: Norma, figlia del druido Oroveso, è una sacerdotessa che ha fatto voto di castità, ma ha una relazione (ovviamente all’insaputa di tutti) con Pollione, proconsole romano dal quale ha avuto due figli nascosti agli occhi di tutti.
E’ notte: i druidi con il loro capo Oroveso sono nel bosco (la selva oscura) si avviano sulla collina ad aspettare la luna piena. Luna piena dalla quale riceveranno i presagi per l’inizio della rivolta, rivolta che comincerà a un segnale della sacerdotessa Norma
Intanto nel bosco arriva Pollione che rimasto solo con Flavio gli confessa di essersi innamorato di Adalgisa, novizia di Norma, Flavio mette in all’erta Pollione del rischio che corre con Norma, rischiando lo scandalo, la pena di morte, in fondo Norma era comunque la madre dei suoi figli, ma il proconsole non sente ragione: vuol portare Adalgisa con sé a Roma e abbandonare Norma e figli.
Placido Domingo
In lontananza si sentono i druidi in movimento.
I druidi che vogliono sterminare i romani oppressori esortano Norma a dare l’ordine di attacco, ma Norma dice che gli dei non hanno ancora dato l’assenso e che l’ora non è matura, Roma morrà per mano sua e dedica agli dei con il vischio in mano una preghiera alla Luna che è una delle pagine più bella della storia delle opere.
Casta diva di Edita Gruberova
E qui la più grande Casta Diva di tutti i tempi… Maria Callas
Il rituale finisce, i druidi se ne vanno inneggiando alla vendetta e nella foresta resta solo Adalgisa raggiunta poco dopo da Pollione.
La corte è serrata, il proconsole vuole convincerla a tutti i costi a scappare con lui a Roma, ma la ragazza tergiversa, è una novizia, si sente perduta e braccata, ma alla fine acconsente di partire con lui.
Norma rientrata nella sua abitazione, ha saputo che Pollione è stata richiamato in patria e teme di essere abbandonata insieme ai suoi figli che vorrebbe affidare alla fida Clotilde per restare da sola, ma la raggiunge Adalgisa che è dilaniata dai sensi di colpa, Pollione teme di perderla, non sa rinunciare a lei deve trovare il coraggio di chiedere a Norma di scioglierla dai voti e come non bastasse Adalgisa ancora non non sa che Norma ha fatto la stessa cosa anni prima e tanto meno sa che Norma è l’amante di Pollione e che insieme hanno fatto anche due figli.
Adalgisa aiutata da Norma che non immaginando nulla la asseconda e la esorta a confidarsi, racconta le sue pene d’amore.
Norma ascolta emozionata la storia che Adalgisa racconta, le ricorda la propria e capendo bene e fino in fondo quanto dolore può causare scioglie la novizia dai voti augurandole tanta felicità.
Incuriosita poi le chiede normalmente il nome dell’amato e Adalgisa non fa in tempo a pronunciare il nome perché proprio in quel momento sopraggiunge Pollione e Adalgisa glielo indica.
Pollione trema, Norma è indignata per è per i suoi figli e Adalgisa è sconvolta.
Pollione rivela Norma che vuole abbandonarla perché innamorato di Adalgisa, Norma lo caccia, Adalgisa non vuole più seguirlo…
Meglio ascoltare uno splendido terzetto: Norma, Pollione e Adalgisa
ATTO SECONDO
Siamo nella casa di Norma che medita di vendicarsi uccidendo i bambini avuto con Pollione, ha il coltello in mano, guarda i bambini dormire tranquilli e l’amore di mamma prevale. Non ce la a toglier loro la vita e allora fa chiamare Adalgisa… con estremo atto di amore glieli affida perché lei ha deciso di morire.
Adalgisa si dispera, si sente colpevole, la supplica e le promette di parlare a Pollione. Lei intende rinunciare definitivamente a lui e norma commossa l’abbraccia.
Il duetto tra Norma e Adalgisa è un vero gioiellino:
Callas - Stignani, due voci sublimi
Intanto nella foresta i guerrieri aspettano la partenza di Pollione ma Oroveso annuncia ai suoi guerrieri, che Pollione verrà sostituito da un altro proconsole ancora più temibile, ma devono comunque aspettare il responso di Norma.
Bel coro con Oroveso e i galli
Norma in cuor suo continua a sperare che Pollione ritorni al suo amore, che si ravveda, che si penta, ma Clotilde, amica di Norma, le rivela che Pollione vuole rapire Adalgisa e portarla con sé a Roma.
Norma è furibonda e vuole vendicarsi (Sangue romano… scorreran torrenti), si sente tradita anche da Adalgisa alla quale voleva affidare i suoi figli e annuncia ai guerrieri galli che è giunta l’ora di ribellarsi a Roma.
Si sente il bronzo di Dio squillare e tutti accorrono intorno a Norma e Norma dichiara guerra, strage, sterminio nonostante poco prima avesse parlato di pace.
Intanto un romano viene colto nel chiostro delle Vergini compiendo sacrilegio. Norma chiede che venga portato davanti a lei… e in mezzo ai guerrieri davanti a Norma si materializza Pollione. Norma ha in mano un pugnale, "un ferro", vuole ucciderlo, ma poi mossa a compassione chiede a tutti di uscire dicendo che vuole interrogare il prigioniero per sapere il nome della vergine che voleva rapire… chiaro che lo sa, ma cerca di prendere tempo e tenta di nuovo con ogni modo di convincere Pollione a tornare da lei.
Norma arriva a dirgli che ucciderà i suoi figli e che accuserà Adalgisa di tradimento e quindi di condannarla al rogo.
Pollione offre la sua vita in cambio di quella di Adalgisa, ma Norma vuol vederlo soffrire come soffre lei.
Joan Sutherland grandissima voce
Tornano tutti i sacerdoti, Norma deve dire il nome della traditrice e annuncia di preparare il rogo.
Pollione chiede pietà… tutti attendono il nome… Parla, chi è dessa, Pollione implora pietà per Adalgisa e Norma dice… la rea ... SONO IO.
Stupore e orrore generale, Pollione è spiazzato, supplica i guerrieri di non crederle, ma Norma è determinata ed è troppo tardi per tornare indietro.
L’audio non è buono, ma Monserrat Caballe merita lo stesso e questo brano è bellissimo
Oroveso è sconvolto, chiede di nuovo a Norma se è lei la colpevole, le parla dei figli e Norma a lui li affida dicendogli di “non volerli vittime, del mio fatale errore deh non troncare sul fiore quella innocente età".
Pollione si rende conto che il sacrificio di Norma è un grandissimo atto di amore, è straziato dal dolore, solo ora si rende conto della grandezza di Norma, chiede prima di morire il suo perdono e insieme a lei si avvia al rogo.
Maria Callas –Mario del Monaco… un sottofondo veramente straziante
Monserrat Caballe altra voce meravigliosa
L’opera completa
Re: NORMA di Vincenzo Bellini
Ora non la rileggo perchè ho gli occhi che fanno pupi pupi... se ci sono errori pazientate.
Re: NORMA di Vincenzo Bellini
certo che Beautiful a Norma le fa un baffo
anche questa prima o poi è da seguire per intero.
non ho potuto fare a meno di ascoltare intanto "casta diva"..
...è troppo bello..
p.s il pezzo cantato dalla Callas è stato disattivato
anche questa prima o poi è da seguire per intero.
non ho potuto fare a meno di ascoltare intanto "casta diva"..
...è troppo bello..
p.s il pezzo cantato dalla Callas è stato disattivato
paola ci- matta timida
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Età : 68
Località : latina
Re: NORMA di Vincenzo Bellini
Paola per sentire il pezzo della Callas devi cliccare due volte oppure clicca dove c'è scritto "Guarda su Youtube"
Re: NORMA di Vincenzo Bellini
Oggi proprio non ho potuto correggere la maestra, mi dedicherò all'opera solo domani.
Buona serata
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