Crostata autoctona

DA NON METTERE NEL RICETTARIO PERCHE' C'È GIA'

Andando a spasso per il parco del paesello friulano, Adriano ha raccolte delle mele... sono mele autoctone, nascono e muoiono lì, nessuno le raccoglie, nessuno le cura, non hanno nessun tipo di concime, antiparassitario... niente di niente.
Sono dure come il muro, ma messo in un cesto durano tranquillamente fino a Natale.. certo brutte sono brutte, ma sono molto sane

Queste le mele

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Con questi sassi ho fatto la mia torta di mele che si crede frolla

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Ovviamente con qualche variante, tipo mele tagliate sottilissime, zucchero di canna, rum (o marsala) e cannella
Ne è risultata una torta di mele un po' asprigna, che piacerebbe a Fiorella, ed è piaciuta molto anche a noi.

Visto il risultato peccato che nessuno abbia voglia di raccoglierle... forse non c'è ancora abbastanza fame.

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Bella, Aurora! Io le meline di quel tipo le raccolgo, e poi sai la praticità... mangi anche la carnina dei vermetti che sfuggono al controllo e così hai secondo, dolce e frutta tutto insieme

Aurora, è che oggi tutti vogliono solo mele belle, tutte uguali di pezzatura, magari poi non sono buonissime, ma fanno bella vista nella fruttiera. Hai ragione quando dici che non c'è abbastanza fame. Io ho una pianta di mele Granny Smith che quest'anno ha dato un raccolto eccezionale. Non sono belle ma sono buone, cresciute nell'orto senza antiparassitari, concimata la pianta in primavera con concime organico. Sono poi andata all'Istituto Agrario a comperare le mele che coltivano gli studenti, sono di forme e pezzature diverse, buonissime sia le Delizia sia le Golden. Anche queste sono cresciute in modo biologico, magari ne trovi qualcuna toccata ma fa niente, basta levare il pezzo brutto.

Già... anche per questo bisogna dire grazie all'Europa che pretende tutto a misura, come se i contadini possano metro e forbici come i sarti...

queste sono le mele che piacerebbero a me per fare la crostata, che importa se sono bruttine