Pressione alta o bassa
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Pressione alta o bassa
Premesso che per stabilizzare la pressione ci vuole prima il medico, degli aiuti possono anche arrivare dalla medicina naturale, erboristica e omeopatica.
Pressione bassa
(tranquille, infarto o ictus potete dimenticarveli e l’aspettativa di vita è lunga…)
Se si abbassa improvvisamente, come succede soprattutto in estate, due o tre fettine di salumi, o formaggi stagionati, o cioccolata, o banane la fanno rialzare; nella medicina naturale si possono usare le tinture madri di Eleuterocco o di Ginseng: 35/40 gocce al mattino e prima del pranzo, in acqua, per un mese è la cura.
Dalla medicina ayurvedica:
“Spesso si tratta di un fatto costituzionale. I valori possono toccare i 100 di max e 60 di min o anche meno. Tuttavia, ognuno li tollera in modo diverso. Attenzione: i ritmi giornalieri, l’attività fisica, il vestiario, l’alimentazione, lo stato emotivo sono fattori che influenzano non poco la nostra pressione. Per esempio, se vi alzate prima dell’alba o comunque entro le sette del mattino, vi sentirete certamente più tonici e attivi. Infatti secondo l’Ayurveda, tra le 3 e le 7 antimeridiane domina l’energia Vata (Aria/Etere) che infonde movimento, dinamismo e attenzione, mentre tra le 7 e le 11 antimeridiane domina l’energia Kapha, che vi farà sentire più torpidi, lenti, pesanti, essendo costituita dagli elementi Terra e Acqua.
Ecco allora una formula fitoterapica e alcuni semplici espedienti per superare l’estate con un po’ più di tono.
Formula per l’ipotensione
Cola TM 30
Centella TM 20
Liquirizia TM 20
Ginseng TM 20
Biancospino TM 10
Dose: ½ -1 cucchiaino per 3 volte al giorno (mattina, tarda mattina e verso le 15). Meglio evitare le assunzioni dopo le 16, perché potrebbero influire sul riposo notturno.
Rapa – il succo fresco (centrifuga) di rapa cruda è uno dei rimedi popolari più efficaci per la pressione bassa. Se ne dovrebbero bere almeno due tazze al giorno. Si hanno ottimi risultati già nella prima settimana.
Sali di Epson (Solfato di magnesio) - sciogliere circa 1 Kg di sali nell’acqua della vasca da bagno. Immergersi per 10 -20 minuti. Alla sera, prima di andare a letto, è meglio.
Panaka - bevanda rinfrescante, nutriente, dissetante e tonica. Mettere 30 g di zucchero iperintegrale in 1 litro di acqua. Aggiungere un pizzico zenzero, cardamomo e cannella e poi mescolare bene. Conservarla al fresco e berla durante il giorno.
Uva passa – per tutta la notte mettere in ammollo in una tazza d’acqua circa 30 chicchi di uvetta secca. Appena svegli, assumere un chicco alla volta, masticandolo molto bene. Alla fine, bere anche l’acqua.
Mandorle - per tutta la notte mettere in ammollo in una tazza d’acqua 7 mandorle appena sgusciate. La mattina, pelarle e frullarle fino a ridurle in una crema. Poi, aggiungere un bicchiere di latte fresco intero, portare al primo bollore e spegnere subito. Bere tiepido o caldo.”
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Anche le seguenti erbe, in infuso, o sotto forma di tintura madre, sono utili nell’ipotensione:
Pino silvestre
Salvia
Rosmarino (unito a cineolo o a verbenone)
Issopo
Chiodi di garofano
Pressione alta
Intanto nutritevi di pesce, yogurt, frutta e verdura (specialmente a foglia verde); poi sono utili le capsule di aglio (utile anche negli sbalzi pressori), o aglio fresco, a cui è tolto il germoglio, messo in un’ostia e inghiottito, così non dà problemi di alito o di digestione, oppure prepararne un macerato: 50 g di aglio tritato grossolanamente in 200 g di alcool e lasciato in macerazione per una decina di giorni: basta assumerne mezzo cucchiaio alla sera, diluito in poca acqua.
Al posto dell’aglio sono valide le gocce di macerato glicemico di gemme di Tilia tormentosa: dalle 40/50 gocce due volte al giorno, per un mesetto.
Un buon effetto sulla riduzione della pressione viene anche da un infuso di biancospino e fiori di arancio, o biancospino e achillea: si lasciano in infusione (un cucchiaino colmo) per 10 minuti in acqua bollente, si filtra e si beve (mattino e sera)
La medicina ayurvedica riporta numerose piante che si possono utilizzare in caso di ipertensione (occorre andare da un fitoterapeuta o da una persona specializzata in medicina ayurvedica):
“Arjuna, Terminalia arjuna, - fa parte anch'essa della tradizione erboristica ayurvedica. Ha proprietà antianginose, cardiotoniche, antiaritmiche e sedative. Mantiene il sangue fluido. Dilata le coronarie, potenzia la circolazione, mantiene il tono e il benessere del muscolo cardiaco. Indicata per la prevenzione dell’infarto, ma è utilissima anche nel post-infarto. Si usa la corteccia che, per altro, è ricca di coenzima Q-10
Cimicifuga, Actea racemosa – ha un’azione sedativa, antispasmodica e diuretica. Migliora la circolazione e riduce la pressione arteriosa. E' spesso impiegata con altre erbe.
Kudzu, Pueraria lobata – la radice di Kudzu è utilizzata in formulazioni erboristiche cinesi per l’ipertensione. Aumenta il flusso sanguigno coronarico e cerebrale, dilata i vasi periferici e inibisce l’aggregazione delle piastrine.
Pervinca, Vinca minor – Ha un’azione ipotensiva, spasmolitica, sedativa e attivatrice del microcircolo cerebrale. L’effetto ipotensivo dipende dalla diminuzione della resistenza vascolare periferica. Più spesso usata in fomule complesse.
Cardiaca, Leonurus cardiaca – Ha un’azione ipotensiva non marcata e per questo spesso è associata ad altre piante. Possiede anche un’azione sedativa cardiaca e antiaritmica. Si utilizza soprattutto nei disturbi cardiaci associati ad ipertiroidismo.
Biancospino, Crataegus oxyacantha e monogyna - Ha un’azione antiaritmica, cardiotonica, coronarodilatatrice, sedativa e ipotensiva. Le procianidine oligomeriche (OPC) hanno un’azione antiossidante a livello delle pareti vasali. C’è chi preferisce i fiori, ritenendoli più efficaci, altri invece usano le bacche. L'impiego costante di una tintura a base di bacche è considerto ottimo nei soggetti che hanno familiarità all'ipertensione. Previene anche l'aterosclerosi.
Vischio, Viscum album - Si associa vantaggiosamente con il precedente. Ha un’azione vasodilatatrice, antispastica, ipotensiva e diuretica. Si usano le foglie.
Celidonia, Chelidonium majus - Questa papaveracea ha un’azione spasmolitica, sedativa e rilassante la mucolatura liscia. Nella cura dell’ipertensione è usata in combinazione con altre piante.
Aglio, Allium sativum - Numerosi studi clinici hanno dimostrato la sua positiva azione nella prevenzione del rischio cardiovascolare. Regolarizza la pressione arteriosa, previene la trombosi e la formazione delle placche aterosclerotiche. Il modo migliore è fare uso di aglio fresco, assumendo 2-4 spicchi al giorno, ma non tutti se la sentono. Comunque, in commercio esistono estratti secchi titolati che non danno problemi di alito.
Olivo, Olea europea – Di questa nota pianta si usano le foglie. Ha un’azione ipotensiva, per dilatazione periferica, antiaritimica e diuretica. L’effetto antipertensivo si ottiene in genere a dosaggi alti e comunque è meno marcato rispetto alle altre piante. Il più delle volte è impiegata in associazione con altre erbe.
Perla polvere ((Mukta Pishti) - non è un fitoterapico, ma viene inserito nelle preparazioni erboristiche ayurvediche. La polvere di perla è uno speciale preparato per la cura dell'ipertensione. Stabilizza le emozioni, calma la paura, riduce il senso di frustrazione, la collera ed è considerata un rigenerante tissutale.
Alle piante più spiccatamente antipertensive, se ne possono associare altre con azione complementare:
1. anticoagulanti o fluidificanti del sangue - Zenzero, ginkgo biloba, angelica cinese, meliloto, ecc.
2. adattogene (contro lo stress, ansia, eccitazione, ecc.) - Ashwagandha, luppolo, jatamansi, asparago racemoso, passiflora, valeriana, avena, bacopa, centella, melissa, ecc.
3. diuretiche - Pilosella, tè di Giava, betulla, levistico, parietaria, prezzemolo, tarassaco, tribulus, ecc.
Integratori
Magnesio – E’ un “calcio-antagonista” naturale ed è di fondamentale importanza per mantenere i giusti equilibri minerali a livello delle cellule delle pareti vasali. Ottimo come cura e come prevenzione nei soggetti a rischio. Da assumere quasi sistematicamente. Il suo effetto sulla pressione si manifesta pienamente dopo qualche settimana.
Coenzima Q-10 - Gioca un ruolo fondamentale nella trasformazione dei nutrienti in energia. Ogni singola cellula nel corpo necessita di questo fattore, ma le cellule dei tessuti a maggiore consumo enrgetico ne hanno più bisogno, come quelle del fegato, dei reni, del pancreas e del cuore. E’ un potente antiossidante e ha dimostrato di essere efficace nel normalizzare la pressione sanguigna. Gli organi d’animali, come il fegato, il rene e il cuore, sono una fonte naturale eccellente di Q-10, ma si trova anche nei pesci e in alcuni vegetali. Ricordo che questo fattore è liposolubile e quindi necessita di un’alimentazione in cui siano presenti buone quantità di grassi, per essere assorbito a livello intestinale. E’ anche sintetizzato dal nostro organismo, ma viene facilmente distrutto da un consumo eccessivo di zuccheri e sostanze stimolanti. I pazienti cardiovascolari necessitano di maggiori quantità di Q-10. I suoi benefici nel caso di angina, ipertensione, insufficienza cardiaca, aritimie e disturbi valvolari sono stati dimostrati a partire dagli anni ’70 e poi continuamente confermati da successivi studi. Le statine (farmaci che abbassano il colesterolo) riducono del 40% la sintesi di Q-10 nel corpo.
Vitamina C - Aumenta la produzione di prostacicline, una piccola molecola che non solo rilassa i vasi sanguigni, ma favorisce una corretta fluidità del sangue. La vitamina C è fondamentale per la salute cardiovascolare. In alcuni studi, la somministrazione regolare di vitamina C ha dimostrato di abbassare significativamente la pressione arteriosa
Lisina e prolina – Sono due amminoacidi che proteggono le pareti arteriose e prevengono al formazione delle placche aterosclerotiche. La sclerosi delle pareti è spesso intimamente correlata con l’ipertensione. Sono importanti componenti del collagene e di altre molecole che danno stabilità alle pareti dei vasi. L’assunzione insieme alla vitamina C è quanto mai vantaggiosa.
Arginina – E’ un amminoacido che facilita l’azione di una piccola molecola chiamata ossido d’azoto, capace di aumentare l’elasticità delle pareti arteriose e aiutare a normalizzare la pressione.
Licopene – Un antiossidante che si trova soprattutto nei pomodori e nell’anguria. Anche questo è un fattore liposolubile e quindi senza grassi nell’alimentazione viene poco o nulla assorbito.
Fermenti lattici - Diverse preparazioni hanno mostrato effetti positivi sulla pressione e sulla prevenzione cardiovascolare. Più in generale, il consumo regolare d’alimenti fermentati è di grande aiuto nella cura e nella prevenzione dell’ipertensione.
Omega-3 – Indubbiamente gli “oli di pesce” hanno dimostrato di essere efficaci nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e, in particolare, di essere in grado di contribuire all’abbassamento dei valori pressori – circa 3.0/1.5 mm Hg. Tuttavia, l’assunzione eccessiva e prolungata di questi oli potrebbe avere degli effetti collaterali. Il mio consiglio è di non farsi prendere dalle mode del momento e di assumere dosaggi terapeutici di omega-3 (nel caso dell’ipertensione si aggirano sui 5 g al giorno) solo sotto controllo medico.”
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(tranquille, infarto o ictus potete dimenticarveli e l’aspettativa di vita è lunga…)
Se si abbassa improvvisamente, come succede soprattutto in estate, due o tre fettine di salumi, o formaggi stagionati, o cioccolata, o banane la fanno rialzare; nella medicina naturale si possono usare le tinture madri di Eleuterocco o di Ginseng: 35/40 gocce al mattino e prima del pranzo, in acqua, per un mese è la cura.
Dalla medicina ayurvedica:
“Spesso si tratta di un fatto costituzionale. I valori possono toccare i 100 di max e 60 di min o anche meno. Tuttavia, ognuno li tollera in modo diverso. Attenzione: i ritmi giornalieri, l’attività fisica, il vestiario, l’alimentazione, lo stato emotivo sono fattori che influenzano non poco la nostra pressione. Per esempio, se vi alzate prima dell’alba o comunque entro le sette del mattino, vi sentirete certamente più tonici e attivi. Infatti secondo l’Ayurveda, tra le 3 e le 7 antimeridiane domina l’energia Vata (Aria/Etere) che infonde movimento, dinamismo e attenzione, mentre tra le 7 e le 11 antimeridiane domina l’energia Kapha, che vi farà sentire più torpidi, lenti, pesanti, essendo costituita dagli elementi Terra e Acqua.
Ecco allora una formula fitoterapica e alcuni semplici espedienti per superare l’estate con un po’ più di tono.
Formula per l’ipotensione
Cola TM 30
Centella TM 20
Liquirizia TM 20
Ginseng TM 20
Biancospino TM 10
Dose: ½ -1 cucchiaino per 3 volte al giorno (mattina, tarda mattina e verso le 15). Meglio evitare le assunzioni dopo le 16, perché potrebbero influire sul riposo notturno.
Rapa – il succo fresco (centrifuga) di rapa cruda è uno dei rimedi popolari più efficaci per la pressione bassa. Se ne dovrebbero bere almeno due tazze al giorno. Si hanno ottimi risultati già nella prima settimana.
Sali di Epson (Solfato di magnesio) - sciogliere circa 1 Kg di sali nell’acqua della vasca da bagno. Immergersi per 10 -20 minuti. Alla sera, prima di andare a letto, è meglio.
Panaka - bevanda rinfrescante, nutriente, dissetante e tonica. Mettere 30 g di zucchero iperintegrale in 1 litro di acqua. Aggiungere un pizzico zenzero, cardamomo e cannella e poi mescolare bene. Conservarla al fresco e berla durante il giorno.
Uva passa – per tutta la notte mettere in ammollo in una tazza d’acqua circa 30 chicchi di uvetta secca. Appena svegli, assumere un chicco alla volta, masticandolo molto bene. Alla fine, bere anche l’acqua.
Mandorle - per tutta la notte mettere in ammollo in una tazza d’acqua 7 mandorle appena sgusciate. La mattina, pelarle e frullarle fino a ridurle in una crema. Poi, aggiungere un bicchiere di latte fresco intero, portare al primo bollore e spegnere subito. Bere tiepido o caldo.”
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Anche le seguenti erbe, in infuso, o sotto forma di tintura madre, sono utili nell’ipotensione:
Pino silvestre
Salvia
Rosmarino (unito a cineolo o a verbenone)
Issopo
Chiodi di garofano
Pressione alta
Intanto nutritevi di pesce, yogurt, frutta e verdura (specialmente a foglia verde); poi sono utili le capsule di aglio (utile anche negli sbalzi pressori), o aglio fresco, a cui è tolto il germoglio, messo in un’ostia e inghiottito, così non dà problemi di alito o di digestione, oppure prepararne un macerato: 50 g di aglio tritato grossolanamente in 200 g di alcool e lasciato in macerazione per una decina di giorni: basta assumerne mezzo cucchiaio alla sera, diluito in poca acqua.
Al posto dell’aglio sono valide le gocce di macerato glicemico di gemme di Tilia tormentosa: dalle 40/50 gocce due volte al giorno, per un mesetto.
Un buon effetto sulla riduzione della pressione viene anche da un infuso di biancospino e fiori di arancio, o biancospino e achillea: si lasciano in infusione (un cucchiaino colmo) per 10 minuti in acqua bollente, si filtra e si beve (mattino e sera)
La medicina ayurvedica riporta numerose piante che si possono utilizzare in caso di ipertensione (occorre andare da un fitoterapeuta o da una persona specializzata in medicina ayurvedica):
“Arjuna, Terminalia arjuna, - fa parte anch'essa della tradizione erboristica ayurvedica. Ha proprietà antianginose, cardiotoniche, antiaritmiche e sedative. Mantiene il sangue fluido. Dilata le coronarie, potenzia la circolazione, mantiene il tono e il benessere del muscolo cardiaco. Indicata per la prevenzione dell’infarto, ma è utilissima anche nel post-infarto. Si usa la corteccia che, per altro, è ricca di coenzima Q-10
Cimicifuga, Actea racemosa – ha un’azione sedativa, antispasmodica e diuretica. Migliora la circolazione e riduce la pressione arteriosa. E' spesso impiegata con altre erbe.
Kudzu, Pueraria lobata – la radice di Kudzu è utilizzata in formulazioni erboristiche cinesi per l’ipertensione. Aumenta il flusso sanguigno coronarico e cerebrale, dilata i vasi periferici e inibisce l’aggregazione delle piastrine.
Pervinca, Vinca minor – Ha un’azione ipotensiva, spasmolitica, sedativa e attivatrice del microcircolo cerebrale. L’effetto ipotensivo dipende dalla diminuzione della resistenza vascolare periferica. Più spesso usata in fomule complesse.
Cardiaca, Leonurus cardiaca – Ha un’azione ipotensiva non marcata e per questo spesso è associata ad altre piante. Possiede anche un’azione sedativa cardiaca e antiaritmica. Si utilizza soprattutto nei disturbi cardiaci associati ad ipertiroidismo.
Biancospino, Crataegus oxyacantha e monogyna - Ha un’azione antiaritmica, cardiotonica, coronarodilatatrice, sedativa e ipotensiva. Le procianidine oligomeriche (OPC) hanno un’azione antiossidante a livello delle pareti vasali. C’è chi preferisce i fiori, ritenendoli più efficaci, altri invece usano le bacche. L'impiego costante di una tintura a base di bacche è considerto ottimo nei soggetti che hanno familiarità all'ipertensione. Previene anche l'aterosclerosi.
Vischio, Viscum album - Si associa vantaggiosamente con il precedente. Ha un’azione vasodilatatrice, antispastica, ipotensiva e diuretica. Si usano le foglie.
Celidonia, Chelidonium majus - Questa papaveracea ha un’azione spasmolitica, sedativa e rilassante la mucolatura liscia. Nella cura dell’ipertensione è usata in combinazione con altre piante.
Aglio, Allium sativum - Numerosi studi clinici hanno dimostrato la sua positiva azione nella prevenzione del rischio cardiovascolare. Regolarizza la pressione arteriosa, previene la trombosi e la formazione delle placche aterosclerotiche. Il modo migliore è fare uso di aglio fresco, assumendo 2-4 spicchi al giorno, ma non tutti se la sentono. Comunque, in commercio esistono estratti secchi titolati che non danno problemi di alito.
Olivo, Olea europea – Di questa nota pianta si usano le foglie. Ha un’azione ipotensiva, per dilatazione periferica, antiaritimica e diuretica. L’effetto antipertensivo si ottiene in genere a dosaggi alti e comunque è meno marcato rispetto alle altre piante. Il più delle volte è impiegata in associazione con altre erbe.
Perla polvere ((Mukta Pishti) - non è un fitoterapico, ma viene inserito nelle preparazioni erboristiche ayurvediche. La polvere di perla è uno speciale preparato per la cura dell'ipertensione. Stabilizza le emozioni, calma la paura, riduce il senso di frustrazione, la collera ed è considerata un rigenerante tissutale.
Alle piante più spiccatamente antipertensive, se ne possono associare altre con azione complementare:
1. anticoagulanti o fluidificanti del sangue - Zenzero, ginkgo biloba, angelica cinese, meliloto, ecc.
2. adattogene (contro lo stress, ansia, eccitazione, ecc.) - Ashwagandha, luppolo, jatamansi, asparago racemoso, passiflora, valeriana, avena, bacopa, centella, melissa, ecc.
3. diuretiche - Pilosella, tè di Giava, betulla, levistico, parietaria, prezzemolo, tarassaco, tribulus, ecc.
Integratori
Magnesio – E’ un “calcio-antagonista” naturale ed è di fondamentale importanza per mantenere i giusti equilibri minerali a livello delle cellule delle pareti vasali. Ottimo come cura e come prevenzione nei soggetti a rischio. Da assumere quasi sistematicamente. Il suo effetto sulla pressione si manifesta pienamente dopo qualche settimana.
Coenzima Q-10 - Gioca un ruolo fondamentale nella trasformazione dei nutrienti in energia. Ogni singola cellula nel corpo necessita di questo fattore, ma le cellule dei tessuti a maggiore consumo enrgetico ne hanno più bisogno, come quelle del fegato, dei reni, del pancreas e del cuore. E’ un potente antiossidante e ha dimostrato di essere efficace nel normalizzare la pressione sanguigna. Gli organi d’animali, come il fegato, il rene e il cuore, sono una fonte naturale eccellente di Q-10, ma si trova anche nei pesci e in alcuni vegetali. Ricordo che questo fattore è liposolubile e quindi necessita di un’alimentazione in cui siano presenti buone quantità di grassi, per essere assorbito a livello intestinale. E’ anche sintetizzato dal nostro organismo, ma viene facilmente distrutto da un consumo eccessivo di zuccheri e sostanze stimolanti. I pazienti cardiovascolari necessitano di maggiori quantità di Q-10. I suoi benefici nel caso di angina, ipertensione, insufficienza cardiaca, aritimie e disturbi valvolari sono stati dimostrati a partire dagli anni ’70 e poi continuamente confermati da successivi studi. Le statine (farmaci che abbassano il colesterolo) riducono del 40% la sintesi di Q-10 nel corpo.
Vitamina C - Aumenta la produzione di prostacicline, una piccola molecola che non solo rilassa i vasi sanguigni, ma favorisce una corretta fluidità del sangue. La vitamina C è fondamentale per la salute cardiovascolare. In alcuni studi, la somministrazione regolare di vitamina C ha dimostrato di abbassare significativamente la pressione arteriosa
Lisina e prolina – Sono due amminoacidi che proteggono le pareti arteriose e prevengono al formazione delle placche aterosclerotiche. La sclerosi delle pareti è spesso intimamente correlata con l’ipertensione. Sono importanti componenti del collagene e di altre molecole che danno stabilità alle pareti dei vasi. L’assunzione insieme alla vitamina C è quanto mai vantaggiosa.
Arginina – E’ un amminoacido che facilita l’azione di una piccola molecola chiamata ossido d’azoto, capace di aumentare l’elasticità delle pareti arteriose e aiutare a normalizzare la pressione.
Licopene – Un antiossidante che si trova soprattutto nei pomodori e nell’anguria. Anche questo è un fattore liposolubile e quindi senza grassi nell’alimentazione viene poco o nulla assorbito.
Fermenti lattici - Diverse preparazioni hanno mostrato effetti positivi sulla pressione e sulla prevenzione cardiovascolare. Più in generale, il consumo regolare d’alimenti fermentati è di grande aiuto nella cura e nella prevenzione dell’ipertensione.
Omega-3 – Indubbiamente gli “oli di pesce” hanno dimostrato di essere efficaci nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e, in particolare, di essere in grado di contribuire all’abbassamento dei valori pressori – circa 3.0/1.5 mm Hg. Tuttavia, l’assunzione eccessiva e prolungata di questi oli potrebbe avere degli effetti collaterali. Il mio consiglio è di non farsi prendere dalle mode del momento e di assumere dosaggi terapeutici di omega-3 (nel caso dell’ipertensione si aggirano sui 5 g al giorno) solo sotto controllo medico.”
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gisella- Admin
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Re: Pressione alta o bassa
Per "soccorso" su un calo di pressione improvviso, vista la stagione, mi permetto di consigliare anche qualche grano di SALE GROSSO (o anche un pizzico di quello fino) sotto la lingua. E' sicuramente a portata di mano di tutti!!!
Anche la LIQUERIZIA (quella "pura" però...NON quella GOMMOSA) è efficace per la pressione bassa e totalmente sconsigliata per chi soffre di ipertensione, anche se è un ottimo calmante per la TOSSE (perchè, come mi hanno spiegato, ha proprietà antiinfiammatorie!!!
Anche la LIQUERIZIA (quella "pura" però...NON quella GOMMOSA) è efficace per la pressione bassa e totalmente sconsigliata per chi soffre di ipertensione, anche se è un ottimo calmante per la TOSSE (perchè, come mi hanno spiegato, ha proprietà antiinfiammatorie!!!
Rossjam- matta sicura
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